Due splendidi libri del tedesco Ulrich Hub. Il primo, L’arca parte alle otto. L’esistenza di Dio spiegata da tre pinguini, pubblicato nel 2006, tradotto per Rizzoli e pubblicato nel 2010, è un piccolo capolavoro per la leggerezza con cui affronta un tema tanto difficile, appunto l’esistenza di dio, per la perfetta orchestrazione dell’impianto narrativo, per la sapiente costruzione dei personaggi, per l’umorismo raffinato e irresistibile che percorre ogni pagina.
Anche l’altro libro di Hub, appena pubblicato da Rizzoli, propone un tema difficile: la menzogna. Due storie, due libri apparentemente molto diversi, ma sarebbe tuttavia interessante rintracciare qualche elemento che li accomuna. Ad esempio perché non cercare, e quindi riflettere anche un po’ sulla presenza di dio ne Le volpi non mentono mai? E come non apprezzare l’arte del mentire ne L’arca parte alle otto?
La poesia sei tu, uscito quest’anno in Italia nella collana Feltrinelli Kids, ultimo libro della serie di Polleke, ci racconta la difficoltà di affrontare e superare la perdita di una persona cara. Anche in questo caso Kujier sa usare i toni giusti e costruisce un intreccio in cui si alternano momenti dolorosi ad eventi divertenti, perché una buona storia sa tenere insieme l’amarezza e il sorriso, la gioia e la nostalgia, proprio come accade nella vita.
Altra novità 2016: La regina del trampolino, della scrittrice tedesca Martina Wildner, una storia di amicizia e di sport. L’amicizia che lega Nadja, io narrante di questo bel romanzo, e bravissima tuffatrice, a Karla, la regina dei tuffi, è solida, non c’è traccia di gelosia né la rivalità in piscina diventa mai motivo di screzio, quando i tuffi sono tutta la loro vita. Ma inaspettatamente qualcosa cambia e le due ragazze scoprono che la vita è altrove.
Ne La principessa sposa, William Goldman si serve dello schema narrativo del metaromanzo per parlarci d’amore, d’avventura e di vendetta, di principi, regine e spadaccini, ma al tempo stesso ci racconta anche di se stesso, del suo amore tardivo per la lettura, e ci spiega perché leggiamo. Il risultato, come dice Cristiano Cavina nella prefazione “è una storia bellissima. Una storia come ce ne sono solo in quei libri che dopo averli letti passano con te il resto della vita”.
Loredana De Luca